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Sulle tracce delle donne: primo percorso al femminile nella Città di Napoli

Napoli, una delle città più antiche d’Europa, è caratterizzata da un tessuto urbano custode di eccezionali elementi che testimoniano la sua stratificazione storica riconoscibile nel suo impianto urbanistico, nella ricchezza di edifici storici e parchi, delle piazze, delle chiese, dei monumenti, degli edifici pubblici e dei castelli., e il suo centro storico, ricco di testimonianze di diversi stili e periodi artistici e architettonici che testimoniano l’evoluzione storico-artistica della città in quasi tre millenni di storia, è uno scrigno a cielo aperto di tesori artistici e storici di eccezionale valore tale da portare alla sua iscrizione alla World Heritage List dell’UNESCO.

La lettura della ricchezza della storia di Napoli, come occasione per inoltrarsi nella memoria passata, è fatta attraverso una innovativa e insolita chiave di lettura dei palazzi, delle piazze, dei monumenti e delle chiese che si affacciano sul centro storico qual è appunto lo sguardo di genere. Come uno scrigno prezioso la lettura della città, attraverso la narrazione delle imprese delle donne, dà vita a ciò che la storia ha reso invisibile: in un viaggio attento tra i quartieri e i vicoli restituire visibilità alle donne che pur protagoniste del loro processo storico sono state spesso dimenticate. 

Il primo itinerario, nel cuore del centro storico, si sviluppa tra Piazza del Gesù Nuovo e Piazza S. Domenico Maggiore. Il viaggiatore è accompagnato in un’inedita passeggiata tra i luoghi segnati da figure femminili che hanno contribuito a definire l’aspetto architettonico e culturale della città. Un itinerario della città, significativo per la ricostruzione della storia femminile, che permette di conoscere e valorizzare lo spazio urbano, la vita sociale e culturale della Napoli a quel tempo, attraverso la figura e le imprese delle donne che quei luoghi hanno vissuto.

Piazza del Gesù Nuovo, al cui centro si erige il maestoso Obelisco dell’Immacolata, si sviluppa lungo il Decumano Inferiore (Spaccanapoli) ed è uno dei luoghi più importanti e simbolici della città. La sua forma spaziale frutto non di un disegno preordinato è il risultato delle trasformazioni urbanistiche e dei processi di ampliamento subite dalla città nell’alto Medioevo e definiti nel periodo del Viceregno di Don Pedro di Toledo.  Sulla piazza, punto di raccordo tra la città antica e quella sviluppatesi nel ‘700, affacciano diversi palazzi nobiliari, la Basilica di Santa Chiara e la Chiesa del Gesù Nuovo, da cui prende il nome.

Piazza S. Domenico Maggiore, al cui centro si erige la guglia di San Domenico, ispirata al nome della Basilica che Carlo II d’Angiò fece erigere tra il 1283 e il 1324, è la porta del Decumano inferiore e rappresenta il limite orientale delle mura greche di Neapolis. La piazza che prende il nome dalla chiesa, di cui si ammira la zona absidale, è, inoltre, il crocevia del Centro antico, dove Spaccanapoli incontra Mezzocannone, la via delle Università.

La strada che collega le due piazze è Via Benedetto Croce, una delle sette strade più antiche di Napoli, la quarta a dare un nome diverso a Spaccanapoli.

Sulle tracce di Isabella della Rovere, Sancia d’Aragona Maiorca, Maria Cristina di Savoia, Ippolita di Carmignano, Giulia Gonzaga, Margherita di Durazzo, Elena Croce, Elena Canino, Isabella D’Aragona e Maria D’Avalos narriamo la storia artistica e culturale della Città di Napoli che si sviluppa lungo le direttrici del primo itinerario.

 

a cura di Maria Lippiello, co-fondatrice del Forum Turismo Sostenibile

Al seguente link è possibile scaricare la presentazione del primo itinerario.

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